Nel dopoguerra la famiglia Cascone che aveva la sua attività nell’area pompeiana si trasferisce nella Piana del Sele, cogliendo al volo l’opportunità della bonifica dei terreni. Ben più fertili e promettenti si rivelarono la vera grande ricchezza dell’azienda, che ha potuto puntare su pratiche agricole sempre più sostenibili. Un tempo la famiglia Cascone produceva verdura e frutta. C’erano soprattutto pesche, fragole, e fiori da recisione quali rose, gladioli, lilium, bocche di leone, gerbere. Tra la fine degli anni ‘90 e gli inizi del 2000 con la crisi, fu quasi obbligata una svolta nel cambio di colture e adattandosi alle richieste del mercato è quindi diventata una delle prime aziende della zona a coltivare rucola ed erbe orientali, specializzandosi sempre di più in queste ultime. Rucola e insalatine da taglio vengono conferite sui mercati internazionali attraverso progetti di rete e di filiera che prevedono la partecipazione ad organizzazioni di produttori.
Oggi l’azienda si divide in due rami e si estende su 18 ettari nel territorio di Eboli: il primo integralmente biologico sotto la guida di Ciro Cascone, l’altro a lotta integrata di cui si occupa Annamaria con i fratelli Francesco e Carlo.
Sono le nuove generazioni a percepire nell’eco della narrazione antica della storia di famiglia, una proposta che può sorprendere il mercato, quella dei fiori eduli. E nelle proprietà della casa si colora come per incanto un manto di bellezza e di profumi che fanno da un lato da “rifugio” per le api, principali alleate degli ecosistemi naturali che qui ritrovano un corridoio ecologico salvifico per espletare il loro compito di sentinelle della biodiversità; dall’altro occasione di aprire nuovi mercati per l’azienda.
Resta in ogni caso la coltivazione di verdure: rucola destinata a diventare un prodotto di quarta gamma o un pregiato pesto Igp della Piana del Sele, insalatine da taglio, in particolare lattughino biondo e lattughino rosso, per 12 mesi con la rotazione delle colture, e prodotti stagionali. L’intera produzione viene conferita sui mercati internazionali attraverso progetti di rete e di filiera che prevedono la partecipazione a Organizzazioni di Produttori, tra le quali Alma Seges e Terramore.