Tanti e bellissimi.
La viola del pensiero, la violetta cornuta,
il nasturzio, i garofani nani
e le margherite.
Non li sfiorano
né pesticidi né diserbanti.
Sono raccolti a mano uno per uno,
e confezionati direttamente in campo.
Anche la coltivazione avviene in campo,
con una pratica più lunga e faticosa di quella
in vaso, ma anche più sostenibile.
Crediamo che ogni azione della vita deve essere parte del ciclo della natura e tornare alla terra.
Molte aziende accompagnano il ciclo tradizionale della pianta con quattro passaggi, per i quali viene previsto in media l’impiego di polistiroli e almeno tre vasetti sempre più grandi a seconda della crescita della pianta.
Noi invece abbiamo rinunciato ad utilizzare oltre 110mila vasetti di plastica (24mila per quattro volte) all’anno e non sprechiamo il prodotto in eccedenza. Le parti dei fiori che non vengono utilizzate per il food, non sono considerate scarto, ma materia prima per nuove lavorazioni di pregio che vanno ad accrescere la nostra offerta: è ANIMA, un progetto olfattivo realizzato in collaborazione con il laboratorio olfattivo SIRENAE situato a pochi km dall’azienda dal quale nascono profumi per il corpo, fragranze per la casa, essenze, tisane, elementi per composizioni.
Anche questa volta è un racconto di famiglia ad orientare la visione d’azienda nel ricordo di una nonna, ancora ragazza e dedita alla raccolta semi di violette destinati alla cosmesi per alcune case farmaceutiche.
Scegliere i nostri fiori eduli significa anche contribuire alla sostenibilità ambientale e trasmettere il valore del recupero alle nuove generazioni: dare “anima” agli scarti, farne ancora vita e memoria.
